In poco tempo il Signore ci concesse un reciproco rispetto e stima e amore con la nostra gente, che ha del miracoloso. Eravamo giovani entusiasti e ci sembrava di amare il Signore e la nostra gente. Quante volte ci siamo sentiti dire: “Noi non siamo abituati a fare così, ma se ce lo dite voi, va bene”. Noi volavamo nell’entusiasmo e la gente ci ringraziava, come sia successo solo Dio lo sa.
Per la parte della crespella le cose andarono così. Si frequentava spesso l’abbazia di Casamari, sia per i Padri, sia per la farmacia, sia per far la visita a giovani e amici. Nella farmacia si vendevano anche cartoline con i paesaggi ciociari e con i bellissimi costumi antichi ciociari ci si domandò: “che non ci sia nessuna persona anziana che abbia questi bei costumi ?”
Si iniziò a domandare a qualche persona. L’indagine all’inizio non ebbe molto successo ma poi le persone si offrirono e ci fecero vedere ben riposti questi costumi.
In occasione della festa di Santa Francesca che allora non era molto solenne, si propose l’idea di fare una sfilata con i costumi antichi.
Si faticò non poco, ma la cosa riuscì bene altre ogni aspettativa. Era l’entusiasmo che ci faceva volare. Quando riuscimmo a convincere due donne a ballare la tarantella ( ballarella ), la cosa fù fatta.
Con affetto Don Carmelo e Don Giuseppe
“Il breve racconto dell’esperienza con la comunità di S.Francesca e di come venne l’idea che diede vita alla Sagra della Crespella in onore di Santa Francesca Romana, è stato scritto da Don Carmelo e Don Giuseppe, durante la loro visita nella nostra parrocchia il 26 febbraio 2006”.